SIFF 38 - 2020
Dalla crisi nasce sempre il germe di una possibilità. “Separare”, per estensione “discernere”, l’etimo crisis ci indica una nuova direzione. Allontanarsi per allargare il campo visivo. Grandangolo sulla nostra interiorità. Perché una crepa è anche una fessura. Un punto di luce su zone inesplorate. Su ciò che non ritenevamo possibile. E poiché l’occhio è la fessura per antonomasia del cinema, recettore della bellezza possibile e salvifica, abbiamo scelto un’immagine piena di occhi per esprimere l’idea di quest’anno del festival.
La trentottesima edizione del Sulmona International Film Festival abbraccia la molteplicità della visione sfruttando l’enorme potenziale della rete in un momento storico di grande instabilità e incertezza. Lo fa con una selezione di lavori che si pongono come obiettivo quello di una riflessione profonda su un mondo in continua metamorfosi, facendosi riverbero di un’ottica plurima e sfaccettata della realtà.
È vero che alle infinite occasioni di approfondimento offerte dal web si predilige spesso l’effimero, l’io come assoluto e vettore di approssimazione. “L’io, io!...il più lurido di tutti i pronomi!”, diceva Gadda. E cosa possiamo anteporre a questo? Forse la nostra volontà di abbracciare la conoscenza. Quella dell’altro, quella del diverso da noi che in quanto tale suggerisce la pluralità del senso. Le storie che più amiamo nascono sempre dal confluire e scontrarsi di una molteplicità di metodi interpretativi, modi di pensare e stili di espressione. Come sosteneva Calvino, ciò che conta è la pluralità dei linguaggi, come garanzia di una verità non parziale. Quarantadue opere in concorso. Diciassette cortometraggi internazionali, nove nazionali, sei video musicali, quattro animazioni, tre documentari e tre lavori abruzzesi. Una polifonia di visioni che procedono per lampi di genio e caratterizzazioni emotive di forza indiscutibile. Perché il cinema è anche e soprattutto un atto di amore che dà forma all’invisibile. Lo sa bene Chris Cooper, componente della giuria speciale di quest’anno insieme a Marianne Leone, che in “Adaptation” interpretava John Laroche e la multiforme pienezza delle sue passioni:
…l’unico barometro che hai è il cuore. Quando individui il tuo fiore, non puoi permettere a nessuno di intralciarti
PREMI 2020
Il video della 38esima edizione del Sulmona International Film Festival
Spot ufficiale dell'edizione 2020